Didoo

Open-source troppo “open”?

In questi giorni sto usando WordPress come sistema di content-management per un blog realizzato per conto di un giornalista de Il Foglio.

Ho così avuto modo di metter mano al codice PHP sottostante una delle applicazioni più note ed utilizzate per la gestione dei blog, e mi sono spaventato di quanto il realtà il code-behind sia scritto male, con metodi diversi che fanno cose simili ma implementati in maniera diametralmente opposta, con una naming convention affidata al caso, con funzioni che di versione in versione cambiano nome senza mai soppiantare quelle precedenti, e con una documentazione farraginosa (questo è problema minore).

OK, d’accordo che se qui il codice è pubblico, allora figurarsi cosa non dev’esserci dietro le mastodontiche applicazioni commerciali, ma fa comunque riflettere.

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