Didoo

REMIX 09 / User Experience

Dei tre percorsi presenti quest’anno, ben uno di un’intera giornata era dedicato alla user-experience (ed eravamo in casa Microsoft)!
E se le sessioni tecniche erano di buon livello, quelle tenute da Pietro Montefusco, responsabile dell’interaction design in Matrix (portale Virgilio, gruppo Telecom, per capirci) valevano da sole il viaggio andata e ritorno da Milano.
Nel keynote “Experience Design o Design Experience?” Montefusco ha fatto un excursus di venti anni di lavoro in questo campo per spiegare che, lo si chiami “metafora”, lo si chiami “look&feel”, lo si chiami “usability” e più recentemente lo si chiami “user experience”, di fatto un buon design non può prescindere dall’esperienza che vive (e dalla memoria di quelle già vissute) chi utilizza l’oggetto stesso del design. Molto significativo, in questo senso, l’apporto di Gianfranco Cordara, noto sceneggiatore di fumetti e oggi responsabile Disney per i nuovi media, su cosa vuol dire appunto la “Disney experience”: in due parole, attenzione maniacale per il soggetto dell’esperienza, sia esso un bambino o, come diceva a suo tempo Walt, un bambino cresciuto.

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