Didoo

Altri tempi

“Li conosceva tutti a memoria, dal principio alla fine, quei tipi. Aveva ottantasei anni e aveva cominciato a insegnare l’abbiccì in paese quando ancora l’abbiccì era roba da grande città. Aveva insegnato ai padri, ai figli e ai figli dei figli. Aveva pestato bacchettate sulle zucche più importanti del paese. Da un pezzo s’era ritirata dall’insegnamento e viveva sola in quella remota casetta, ma avrebbe potuto lasciare spalancate le porte perché la “signora Cristina” era un monumento nazionale e nessuno avrebbe osato toccarle un dito.
«Cosa c’è» chiese la signora Cristina.
«E’ successo un fatto» spiegò lo Spiccio. «Ci sono state le elezioni comunali e hanno vinto i rossi.»
«Brutta gente i rossi» commentò la signora Cristina.
«I rossi che hanno vinto siamo noi» continuò lo Spiccio.
«Brutta gente lo stesso!» insistè la signora Cristina. «Nel 1901 quel cretino di tuo padre voleva che togliessi il Crocifisso dalla scuola.»
«Altri tempi» disse lo Spiccio. «Adesso è diverso.»”
Giovannino Guareschi – Don Camillo, pag. 24

Go to blog index