Didoo

ExperienceCamp 2010 / Feedback

Sabato ho partecipato – assieme a Liliana – al barcamp organizzato da Sketchin a Lugano sul tema dell’esperienza utente (ma non solo).

E’ stato un barcamp diverso dai soliti, perché i relatori hanno tutti ultimato le presentazioni sul posto, alcuni le hanno addirittura improvvisate sul momento, e quindi non è stato un camp affollato di presentazioni e pochi confronti, ma al contrario è stato un vero momento di scambio di opinioni, esperienze e idee.

La mattinata è cominciata con la presentazione di Ilaria Mauric sul progetto Monthly.info e anche in questo caso, come già al Whymca, sono nate molte idee su come affinare sempre più l’interfaccia della sua applicazione (per ora virtuale).

Poi è stato il momento di Diana Malerba, che su suggerimento di Luca ha improvvisato una presentazione sui costi (espliciti ed impliciti) dello user-testing partendo da un loro recente lavoro: il risultato della presentazione e della successiva discussione è stato che il budget minimo per questo tipo di attività si aggira intorno ai 7 giorni/uomo, e quindi non può realisticamente applicarsi a progetti di piccola/media dimensione.

La mattinata non ha visto altre presentazioni, ma una lunga e interessantissima chiacchierata a ruota libera su svariati temi del nostro lavoro, sulla differenza fra ideale e reale, sulla preparazione tecnica e culturale del committente, sulla qualità del nostro lavoro. Ed è stato un sollievo vedere che anche, che perfino Luca Mascaro in questo momento sta riesaminando il proprio processo di lavoro (non per niente nel pomeriggio ha portato una presentaziona sul tema “Fail”!).

Nella pausa pranzo le discussioni sono state completamente assorbite dall’iPad di Luca, su cui molto abbiamo ragionato e immaginato.

Tornati da pranzo, è stata la volta di Luca che ha appunto parlato di “quando i progetti di UX falliscono“. Sicuramente le cause le conosciamo tutti in prima persona, ma è bello sentirsele raccontate anche da uno come lui: vuol dire che forse non è una questione di “io” ma di “noi” ed essere in buona compagnia solleva il morale (per quanto…)

Poi è stata “la mia volta”, in cui ho parlato a mia volta di qualità, di auto-critica e di ripensamento del proprio lavoro (rimando al post precedente per i dettagli).

Ha fatto seguito la presentazione di Dario Violi e Daniela Trifone sul tema delle “interfacce nascoste”, molto divertente ma anche sotto sotto molto stimolante.

La giornata si è conclusa con la presentazione di Memi Beltrame sul tema delle “convergenze” dei diversi mezzi e device, su come suonare un ukulele usando un iPhone o usare l’iPad come amplificatore per la propria chitarra elettrica.

Un ultimo pensiero e un ringraziamento di cuore va al team di Sketchin che tanto sta facendo per tenere viva l’attenzione e il dibattito su questi temi, giocando e spendendo in prima persona tempo e risorse e energie (fisiche e mentali) notevoli. Grazie, ragazzi!

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