Didoo

Incazzoso

In questi giorni sono un po’ incazzoso verso la committenza (leggi: i clienti) e certe volte mi chiedo il perché. A volte mi chiedo cosa mi succeda. Spesso mi accorgo ch è più per qualcosa sottotraccia che per ragioni tangibili, ma non capisco cosa.

Poi un giorno ti capita di ascoltare in podcast persone che ti parlano di Mahler in un modo che nemmeno avresti immaginato, persone che per ciò che sanno e per come lo raccontano, per la passione e l’amore che mettono in ciò che fanno meriterebbero l’ammirazione generale; ti capita di ascoltare Mahler, la prima sinfonia nota come “Il Titano”, di sentire il gigante nascere dalla terra, di avere le lacrime agli occhi per la bellezza della musica, e pensare che “Mahler è la dimostrazione che Dio c’è”.

E allora capisci che questo tuo essere incazzoso in fondo è un bene. E’ un non voler accettare la mediocrità (intesa nell’accezione negativa del termine), mia e degli altri. E’ un arrabbiarsi perchè “le cose potrebbero essere molto meglio di come sono”, anche in ambito lavorativo, se ci fossero meno approssimazione, meno pressapochismo, più senso critico delle cose (e volontà di criticarle: perché in fondo criticare le cose significa innanzitutto criticare sè stessi, mettersi sotto esame, ogni giorno).

Capisci che è un antidoto contro la mediocrità.
Contro i centri commerciali in cemento prefabbricato al posto di cattedrali costruite pietra su pietra.
Contro Berlusconi da Vespa a parlare di corna e veline invece che Claudio Strinati a parlare di Mahler e Bruckner.
Contro gli uffici marketing sotto vuoto spinto di idee invece che zeppi di persone che provano a comunicare con altre persone.

E allora pensi che si, va bene così. Solo, prova a essere più diplomatico con i clienti, ecchediamine! ;-)

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