Didoo

Koken (CMS)

Ho avuto finalmente accesso alla beta di Koken, un nuovo CMS dedicato a fotografi, designer e grafici in genere. Lo scopo dichiarato è quello di fornire un sistema (interamente web-based) per pubblicare portfolio personali di fotografie/immagini, opportunamente catalogate e suddivise per data, tag, ecc. Insomma, una specie di WordPress agli steroidi, senza però molte delle complicazioni che la gestione delle immagini su WP si porterebbe inevitabilmente dietro (anche perché non dimentichiamo che WP è nato per gestire blog, non portfolio di immagini, giusto?).

Devo dire che quando ho visto il video la prima volta,  mi sono detto “non riusciranno mai a fare tutto questo dentro un browser“. E invece sono stato decisamente smentito. A parte qualche piccolo “glitch” di visualizzazione in Safari (che però non si presenta in Chrome), per il resto l’interfaccia di amministrazione è mozzafiato (si capisce fin da subito, fin dall’installazione, quanta parte del lavoro è stata dedicata alla perfezione dei pixel e alla cura maniacale dei dettagli visuali (non per niente, il target è proprio quello di chi tiene decisamente all’immagine).

Se all’inizio non si capisce bene come e dove metter le mani, dopo cinque minuti passati a fare prove si capisce il meccanismo e la logica e il gioco è fatto: in pochissimo tempo è possibile caricare le proprie immagini, aggiungere dei contenuti testuali (l’equivalente della coppia post & pages di WP, per capirci) e andare online con il proprio portfolio personale (responsive e touch-enabled, fra l’altro!).

Esiste anche un sistema di templating (di fatto uno dei tanti) per chi volesse costruirsi o personalizzarsi il sito web generato, e un sistema di API e plugin per integrare l’applicazione con funzionalità esterne.

La cosa che mi piace di più è stata la scelta molto netta di puntare a una nicchia ben specifica, e  offrire a questa un set di feature ben definite e limitate, che rendano un task ben specifico (la pubblicazione, e soprattutto successiva gestione di un portfolio personale) il più semplice e immediato possibile. Insomma, per dirla semplice: sono stati “well focused on the user”.

A questo punto si tratta solo di capire come e quando poterlo usare in un progetto “for real”, in produzione. Ma devo dire che, da quel che ho visto,  in un paio di progetti nuovi che potrebbero partire a breve io un pensiero lo farò.

PS: ultima nota di dettaglio, che però mi è piaciuta molto: quando si clicca sul logo di Koken, nel sistema di amministrazione, il popup di “about” del software dice: “HANDCRAFTED BY Todd Dominey, Brad Daily, Lauren Smith”. Fatto a mano, e si vede!

PPS: ho appena scoperto che il motore dietro Koken è – ma guarda un po’ – proprio quel Codeigniter da cui stavo cercando di affrancarmi. Come è piccolo il mondo dei framework!

Go to blog index