Didoo

Buoni propositi per il 2012

In questo inizio anno, tutti fanno buoni propositi. Io però non voglio raccontarvi dei miei buoni propositi per l’anno che verrà (quelli valgono meno del tempo che ci mettiamo a pronunciarli) ma di quello appena trascorso. Perché ex-post posso dire di essere riuscito il larga parte a mantenerli, e quindi posso dire (a ragion veduta) che sono davvero dei buoni propositi, che hanno cambiato (in meglio) la mia vita professionale, e vorrei condividerli con voi.

Eccoli, nell’ordine con cui sono stati scritti a inizio dell’anno scorso, assieme a Liliana:

  1. Ascoltare sempre tua moglie
  2. Hanno fretta? Fatti loro! (riferito al cliente)
  3. Sono grossi? Lascia perdere! (sempre riferito al cliente)
  4. Ti allettano con soldi “facili/veloci”? Fatti pagare in anticipo.
  5. Dire di no.

Sorvolando sul punto 1) per ovvi motivi (che fra le altre cose è quello che si è rivelato più utile di tutti), il 2012 è stato per me un anno in cui ho detto diversi “no”: no a progetti in cui fin dall’inizio si capiva che sarebbe andata “a finire male”, no a lavori che violavano i punti 2/3/4, no a compromessi con la qualità del mio lavoro o la mia “etica” professionale, no a lavori troppo grossi oppure troppo piccoli per la mia dimensione/esperienza,  no a lavori che “a naso” rischiavano di non essere affatto remunerativi (Design is a Job, e il nostro è un lavoro, non un hobby). Probabilmente sarò apparso “choosy”, ma imparare a dire di no per me è stata una vera svolta. Si è trattato di dare a me stesso una risposta alla domanda: chi sono e cosa voglio essere (lavorativamente parlando, ma non solo).

Perciò ecco, ve li lascio in eredità. Io ne ho di nuovi per il 2013 (quali siano, non posso ancora dirvelo). Speriamo possano venirvi utili, per me lo sono decisamente stati. Buon anno nuovo!

Buoni propositi per il 2012

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